lunedì 2 marzo 2009

Racin Mètro 92, corsa al Top14

Il Racing Mètro 92 è stanco di esser ricordato come la seconda squadra di Parigi, dopo il blasonato Stade Francais. La squadra allenata da Pierre Berbizier attualmente milita in ProD2, la seconda divisione francese, della quale è capolista. Il presidente Jacky Lorenzetti vede vicina quindi la promozione in Top14. L'obbiettivo dichiarato è quello di tener testa ai "fratelli maggiori" dello Stade Francais. Per far ciò si dice che il presidente abbia garantito un budget di oltre 14 milioni di euro, con i quali rendersi padroni del rugbymercato e rinforzare la squadra. I nomi dei possibili acquisti sono di quelli che spaventano gli avversari solo a nominarli. Si mormorava di un possibile arrivo di Jonny Wilkinson, ma la notizia è stata negata dalla società. Più certo sembra invece l'arrivo di Sebastien Chabal, al quale il presidente vorrebbe affiancare in seconda linea il capitano della nazionale francese Lionel Nallet. Dal Super14 dell'emisfero sud si parla di un possibile arrivo del centro degli Springboks Francois Steyn, e dell'apertura Peter Grant. Altri nomi sono l'estremo inglese Ian Balshaw, che vanta 3 presente coi Irish & British Lions, il tallonatore Benjamin Noirot del Biarritz, e Fabein Fortassin, estremo di Montauban.
Sarà un successo o una scommessa persa come quella del Toulon?

un futuro roseo per gli azzurri?

In vista dei mondiali neozelandesi del 2011, l'Italia dovrebbe cercare di trovare validi ricambi ai giocatori nazionali. Il Super10, nonostante sia un campionato minore rispetto a quello di altre nazioni, offre comunque un certo numero di giovani promettenti, sui quali bisognerebbe puntare molto. Alcuni di questi stanno hanno già avuto alcune esperienze in nazionale, come Andrea Marcato, Luke McLean e Giulio Toniolatti. Altri hanno da poco esordito, come Andrea Bacchetti, Tommaso Reato e Giulio Rubini. Osservando le prestazioni di tali giocatori viene da chiedersi perchè in Italia non si valorizzino tali promesse, come già succede in altri paesi. Per questo motivo riporto una lista di alcuni giocatori che lo staff della nazionale dovrebbe tener d'occhio.

prima linea
Plinio Sciamanna, Davide Giazzon, Andrea De Marchi, Salvatore Costanzo, Michele Rizzo
seconda linea
Stefano Baldo, Luca Beccaris, Simone Favaro, Tommaso Reato
terza linea
Emiliano Caffini, Francesco Minto
mediana
Riccardo Bocchino, Davide Duca, Giulio Toniolatti, Tommaso Iannone, Alberto Lucchese, Andrea Marcato, Luke McLean
centri
Denis Majstorovic, Filippo Vezzosi
triangolo arretrato
Giulio Rubini, Andrea Bacchetti, Roberto Quartaroli, Tommaso Benvenuti, Giovanbattisti Venditti, Michele Sepe

domenica 1 marzo 2009

Mondiali in Italia? Si, grazie

Continua il cammino dell'Italia per la candidatura alla Coppa del mondo di rugby del 2015 o 2019. L'Italia ha ricevuto infatti la garanzia di un sostegno inanziario da parte dell'IRB, ente governativo del rugby mondiale. Mediante le parole del proprio presidente, Bernard Lapasset, l'IRB ha espresso la propria felicità per la candidatura di un paese nel quale il rugby si sta espandendo sempre più.

Il Mondiale di rugby è il terzo evento sportivo, dopo Mondiali di calcio ed Olimpiadi, per guadagni economici e spettatori. Nel 2007 in seguito a tale evento, la Francia ha visto il proprio PIL aumentare dello 0,2 %. Per ospitare il Mondiale in Italia però, serve l'appoggio di istituzioni politiche, e garantire il proprio impegno economico. L'interesse per il rugby in Italia è crescente, ma nonostante ciò i media e le televisioni lo disdegnano ancora, causando scarsa visibilità se non tra gli appassionati. Ma questo è un problema risolvibile prima del 2015. Il problema principale è di tipo politico ed economico, in quanto il sostegno politico è praticamente inesistente, in quanto la candidatura del nostro paese non è al corrente di molti politici. Un altro problema sono le strutture sportive, ovvero gli stadi. In Italia esistono grandi stadi, ma dediti al calcio, e quindi non sempre a norma per ospitare una partita di rugby. Se poi si trova l'opposizione di società calcistiche che temono di vedere il proprio campo deturpato da uno sport che ritengono minore, il problema si aggrava. Una situazione simile è accaduta dopo il Test Match Italia-Argentina svoltosi allo Stadio Olimpico di Torino, quando la società Juventus, e molti giornalisti sportivi si lamentarono del campo lasciato in pessime condizioni. Peccato che molti degli stadi calcistici siano comunali e quindi pagati da tutti, e non solo da appassionati di calcio.

Ultimo ostacolo è la candidatura di altri paesi, ovvero:

2015: Sudafrica, Stati Uniti, Giappone, Inghilterra, Irlanda, Scozia, Galles, Australia, Samoa, Fiji e Tonga

2019: Sudafrica, Giappone, Irlanda, Scozia, Galles, Spagna, Australia

Una cosa che tutti noi possiamo fare per sostenere la candidatura dell'Italia è votare alla petizione online al sito: http://www.unmilioneperlacoppa.it/

Calano le tenebre sull'Italrugby

Dopo la sconfitta subita contro la Scozia, sabato 28 febbraio, l'aria in casa azzurra si fa ancora più pesante. Si tratta infatti della terza sconfitta consecutiva in questo Sei Nazioni. Al Murrayfield la Scozia si è infatti imposta per 26 a 6, segnando due mete, con Danielli e Gray. A render ancora più dolorose le sconfitte sono il pessimo gioco mostrato dalla nostra nazionale, che si è resa pericolosa solo una volta, e ha mostrato un imbarazzante incapacità di attaccare. Gli azzurri si sono resi spesso inefficaci nell'handling e nei tentativi di scavalcare la difesa avversaria. Migliore in campo il solito capitan Parisse, che ieri ha realizzato anche un inaspettato drop. I calci di Mc Lean sono imparagonabili a quelli delle aperture delle altre nazionali, ma discretamente efficaci ieri, Marcato, invece, spostato ad estremo era irriconoscibile. Sembrano pesare ancora, quindi, le scelte dubbie dell'allenatore Nick Mallet, di cui ora molti chiedono le dimissioni. Si parla infatti del peggior Sei Nazioni degli ultimi anni.

E mai come ora i numeri hanno rispecchiato la realtà:

3 sconfitte consecutive (Inghilterra, Irlanda, Scozia)
26 punti fatti (11 all'Inghilterra, 9 all'Irlanda, 6 alla Scozia)
100 punti subiti (36 dall'Inghilterra, 38 dell'Irlanda, 26 dalla Scozia)
10 mete subite (5 dall'Inghilterra, 3 dell'Irlanda, 2 dalla Scozia)
1 meta segnata (contro l'Inghilterra)